Forme di lavoro atipiche
News, 17.05.202310% dei lavoratori, nel 2020, aveva una forma di lavoro atipica

Nel 2020, il 10% delle persone salariate aveva un rapporto di lavoro atipico. Il lavoro su chiamata era quello più frequente (il 5,1% delle persone salariate), seguito dai contratti di lavoro a tempo determinato con una durata inferiore a un anno (3,1%) e dagli impieghi con gradi di occupazione bassi (2,3%). Il personale a prestito rappresentava l’1,2% di tutte le persone salariate. Le persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni svolgevano forme di impiego atipiche con una frequenza superiore alla media. Questi sono alcuni dei risultati della pubblicazione «Forme atipiche di impiego 2010–2020» realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST) unicamente in francese e tedesco. In questa analisi sono considerate forme di impiego atipiche, in contrapposizione al cosiddetto «rapporto di lavoro normale», i contratti di lavoro a tempo determinato con una durata inferiore a un anno, quelli con un grado di occupazione inferiore al 20%, il lavoro su chiamata e i rapporti di lavoro che prevedono personale a prestito. Le forme di impiego atipiche sono diffuse in maniera superiore alla media nella fascia di età dai 15 ai 24 anni (dove riguardano il 26,9% delle persone salariate), nell’agricoltura e selvicoltura (25,2%) e nelle professioni non qualificate (24,4%). Inoltre, sono più spesso le donne degli uomini (il 12,5 contro l’8,0%) a trovarsi in una situazione occupazionale atipica.
Nel 2020, il 3,1% delle persone salariate di età compresa tra i 15 e i 64 anni era impiegato a tempo determinato per una durata inferiore a 12 mesi, leggermente più comune tra le donne rispetto agli uomini. Tuttavia, si notano differenze particolarmente marcate in funzione dell'età, con una percentuale del 13,4% tra le persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni.
Il 2,3% delle persone salariate di età compresa tra i 15 e i 64 anni era impiegato a un grado di occupazione inferiore al 20%, con una prevalenza del 3,9% tra le donne rispetto allo 0,9% degli uomini. Il 9,5% di chi esercita una professione non qualificata lavora meno del 20%, ma in generale, la quota corrispondente è inferiore al 3% negli altri grandi gruppi di professioni.
Il 30,0% di chi lavora a un grado di occupazione basso indica come motivo dell'attività a tempo parziale la formazione o la formazione continua, seguito dalla custodia di bambini (20,0%) e da altri impegni familiari e personali (17,4%).
Il 5,1% delle persone salariate di età compresa tra i 15 e i 64 anni lavorava su chiamata, con una quota superiore alla media per i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni (9,8%). L’1,2% delle persone salariate è impiegato come personale a prestito, con una frequenza doppia per gli uomini rispetto alle donne. Nel lavoro temporaneo, il lavoro su chiamata è tre volte più diffuso che tra le persone salariate nel complesso.
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