Cauzione, pena, caparra
La cauzione
La cauzione è il deposito di una determinata somma consegnata al creditore o a un terzo (p.es. una banca) come garanzia dell'esecuzione completa e regolare del contratto. In caso d'inadempienze servirà per il risarcimento dei danni.
Esempi:
- La cauzione depositata dal locatario;
- La cauzione depositata da un'impresa di costruzioni per la buona e tempestiva esecuzione dei lavori.
Se non si vuole o non si può consegnare denaro contante, si può utilizzare una garanzia bancaria (nella forma di una fideiussione semplice). La banca garantisce per la buona esecuzione dei lavori (questa forma è frequente nell'edilizia).
La pena convenzionale
La pena convenzionale è una pena stabilita nel contratto che deve essere pagata in caso di violazione del contratto. Il fatto di non aver rispettato gli accordi contrattuali (inadempimento del contrattto) è sufficiente; la pena convenzionale deve essere pagata anche se non vi è danno. La pena convenzionale è stipulata soprattutto se un contraente dà particolare importanza alla giusta esecuzione del contratto principale (es. nel contratto d'appalto, oppure nel contratto individuale di lavoro), la quale fissa l'indennità che pagherà all'altra parte colui che romperà il contratto o che mancherà ai propri impegni.
Il vantaggio della pena convenzionale sta nel fatto che i danni non devono essere provati e valutati, come nell'ordinario risarcimento dei danni: è sufficiente dimostrare che il contratto non è stato regolarmente eseguito. Si evita così di stare in lite. I contraenti sono liberi di stabilire l'importo della pena (può anche essere di diversi milioni di franchi per le grandi aziende). Il giudice deve però ridurre secondo il suo prudente giudizio le pene eccessive. Il creditore può pretendere il risarcimento dei danni che superano la pena, se prova che vi è colpa del debitore. La pena convenzionale è usata spesso nei contratti delle imprese e serve ad assicurare la fine dei lavori; così nel contratto di lavoro con divieto di concorrenza.
La differenza nei confronti della cauzione sta nel fatto che nella pena convenzionale esiste solo un credito. La somma non è tangibile. Il creditore è perciò dipendente dalla solvibilità di colui che viola il contratto. Nella cauzione invece la somma è già depositata e perciò disponibile.
Esempi:
- Contratto d'appalto: CHF 1'000 d'indennità per ogni giorno di ritardo nella conclusione del lavoro;
- Contratto di lavoro: CHF 100'000 d'indennità per il ricercatore che, lasciato l'attuale datore di lavoro, decide di lavorare per un concorrente o per sé (divieto di concorrenza);
- Un acconto del 30% per la prenotazione di una casa di vacanza.
La caparra
La caparra non è da confondere con la pena convenzionale. Di solito la caparra viene consegnata al momento della conclusione del contratto. La caparra è il prezzo (indennità) che un contraente paga all'altro in caso di rinuncia (recessione, ritiro) al contratto; essa è stata concordata in anticipo come possibilità. In caso di violazione del contratto (es. costruzione, vendita) la caparra può essere utilizzata per risarcire il danno. Il diritto di annullare il contratto dietro pagamento di una caparra non esiste - per principio - in virtù della legge, ma deve essere concordato dalle parti. Se è stata pattuita una pena di recesso, colui che ha dato la caparra può recedre dal contratto perdendo il denaro versato e colui che l'ha ricevuta restituendo il doppio.
Esempi:
- Accordo per l'acquisto di merce per CHF 2'000: il compratore dà una caparra di CHF 300; se non ritira la merce perde CHF 300. Nel caso in cui il venditore non consegna la merce, deve ritornare CHF 600;
- Il compratore (contratto di vendita a rate anticipate) può rinunciare all'acquisto senza dare motivazioni. Pena di recesso massima: 10%, ma non più di CHF 500;
- Nel settore dei viaggi è normale annullare un viaggio tutto compreso prenotato, fino a quatto settimane dalla partenza, senza motivazioni, pagando una tassa amministrativa (caparra).