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Obblighi del lavoratore

Svolgimento personale del lavoro

Il lavoratore deve prestare personalmente il lavoro pattuito. La durata settimanale massima del lavoro, secondo la legge sul lavoro, ammonta a 45 ore per le aziende industriali, per il personale d'ufficio, per tecnici ed altri impiegati, come pure per il personale di vendita delle grandi aziende del commercio al dettaglio.

Dovere di diligenza

Il lavoratore deve eseguire con diligenza il lavoro assegnatogli, seguendo le istruzioni del datore di lavoro. Deve pertanto usare, secondo le regole, le macchine, gli utensili, le installazioni tecniche nonché i veicoli del datore di lavoro, come pure il materiale messo a sua disposizione. Il lavoratore risponde dei danni che causa al datore di lavoro intenzionalmente o per negligenza. La misura della diligenza si determina dalla posizione del lavoratore nell'azienda, dal suo grado di preparazione, dalle sue capacità e dal rischio professionale (p.es. danni dovuti a incidenti per un conducente di un veicolo aziendale).

Divieto del lavoro nero

Durante il rapporto di lavoro, il lavoratore deve astenersi dall'eseguire lavoro pagato per conto di terzi (lavoro nero), nella misura in cui leda il dovere di fedeltà verso il datore di lavoro, segnatamente facendogli concorrenza, o per l'eccessiva stanchezza che potrebbe ridurre la sua capacità lavorativa. Lo svolgimento di un'attività accessoria non è quindi generalmente vietata; è perciò questione di tipo di lavoro, modo e quantità. Bisogna dunque chiarire caso per caso se l'attività accessoria lede il dovere di fedeltà oppure no. In determinati casi (es. svolgimento di una funzione pubblica che richiede molto tempo) è necessaria l'autorizzazione esplicita del datore di lavoro.

Segreto professionale

Il lavoratore non può rivelare informazioni sul lavoro svolto che, per la loro natura o per disposizione contrattuale, non devono essere rese note a terzi (es. risultati della ricerca, strategie aziendali, lista dei clienti). Questo vale soprattutto durante il rapporto di lavoro. Dopo la fine del rapporto di lavoro il segreto professionale vale solo in circostanze ridotte, se l'interesse del datore di lavoro lo esige.

Rendiconto

Il lavoratore deve presentare al datore di lavoro un rendiconto di tutto ciò che, per lui, riceve da terzi nell'esercizio dell'attività contrattuale, segnatamente denaro, e consegnarglielo subito.

Accettazione lavoro straordinario

Il lavoratore è tenuto ad eseguire del lavoro straordinario, nella misura in cui sia possibile e lo si possa ragionevolmente pretendere, quando le circostanze lo esigono (Legge sul lavoro: massimo 170 ore all'anno).
Il lavoro straordinario è normalmente compensato con tempo libero almeno di ugual durata o con un supplemento minimo del 25% (sono possibili altre regolamentazioni tramite accordi scritti o contratti collettivi).

Osservanza di direttive e istruzioni

Il lavoratore deve osservare, secono le norme della buona fede, le direttive generali stabilite dal datore di lavoro e le istruzioni particolari che gli sono date (capitolato d'oneri o descrizione del posto di lavoro).